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Nuova Giunta, nuovi guai, almeno così pare.
L'associazione Articolo 51 presenterà ricorso davanti al TAR, motivato dalla volontà di vedere rispettati i principi di “riequilibrio tra entrambi i generi negli organi di governo” e di “democrazia paritaria” inclusi nello Statuto della Regione Lombardia, recentemente approvato (rif. articolo 11, dedicato all’ “Uguaglianza fra uomini e donne. Pari opportunità”).
Angela Ronchini, presidente della neonata associazione, afferma: "Abbiamo tempo fino al 28 giugno per presentare i 16 ricorsi necessari contro la giunta, corrispondenti alle 16 delibere pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia riguardanti la carica del Presidente e dei 15 assessori uomini designati. Abbiamo dato mandato alle avvocate Ileana Alesso e Marilisa D’Amico: non sarà una strada facile, ma siamo sicure che il TAR ci darà ragione. Una volta ottenuto il pronunciamento del TAR spetterà al Presidente Formigoni e alla Giunta valutare il da farsi: spetterà loro assumere una posizione politica di fronte alle 5.000.000 di donne lombarde. Spetterà alle segreterie, ai coordinamenti regionali e quant'altro dei partiti facenti parte del Consiglio Regionale pronunciarsi sulla concreta determinazione all'applicazione delle Pari Opportunità, che, inevitabilmente, dovranno passare dall'ideologico all'effettivo".
L’associazione è forte di un altro successo: il ricorso contro la giunta di Borgaro Torinese, il cui sindaco, ancor prima del pronunciamento del TAR, ha provveduto a un riequilibrio di genere nella spartizione delle cariche.
La strada è accidentata e lunga, ma le volontà radunatesi intorno al progetto di imposizione per legge della presenza delle donne nei posti di comando (vista la ritrosia delle forze politiche ed economiche) sono determinate e supportate: tante infatti le associazioni e i singoli, di qualunque appartenenza politica, che hanno sottoscritto il ricorso.
Attendiamo dunque la presentazione della documentazione al TAR e l’avvio del count down: il tribunale si esprimerà entro 30 giorni dopodiché la parola passerà alla Regione.