Maria Quarato è una sindacalista che lavora presso l'ufficio legale. Non solo, è l'ideatrice e la fondatrice del sito
www.bastadiscriminazioni.it, dedicato a tutte le donne lavoratrici che subiscono discriminazioni sul posto di lavoro: "Ho avuto modo di conoscere da vicino storie di donne lavoratrici, vessate per aver scelto di fare un figlio. Scavando nei loro vissuti scoprivo che erano state indotte a dimettersi, o erano state trasferite, o al rientro dalla maternità non avevano più trovato la scrivania, il computer, o erano osteggiate dai loro datori di lavoro o addirittura dai loro colleghi".
Nel 2006 Maria fu contattata dalla redazione di
"Racconti di vita", alla ricerca di donne che testimoniassero la propria difficoltà di essere madri e lavoratrici nella puntata monografica
"Ma in Italia la maternità è davvero tutelata?”. "Volevano intervistare lavoratrici sulle questioni discriminatorie. Ma non trovarono nessuna disposta a parlare, solo una donna ripresa di spalle che voleva rimanere nell'anonimato. Le donne lavoratrici avevano paura di chiedere pubblicamente il rispetto dei propri diritti, anche la semplice tutela del diritto alla maternità, nel timore di subire rappresaglie da parte del proprio 'datore di lavoro'. E questo proprio quando sembra che tutti vogliano andare in televisione a mostrare i propri corpi e raccontare i fatti più intimi".
Questa fu la spinta finale alla nascita del comitato e del
sito, in collaborazione con l'
associazione "Amiche di Abcd", con l'intento preciso di denunciare casi di discriminazione, riportando le esperienze concrete di donne discriminate e dando l'opportunità a chiunque di scrivere e di denunciare le ingiustizie subite. "Perché è importante - sottolinea Maria -
sconfiggere la paura di rivendicare i propri diritti e la solitudine delle donne discriminate in un periodo così particolare delle loro vita". Non solo: il sito mette a disposizione
strumenti per conoscere le norme di tutela, indirizzando le lavoratrici verso enti e associazioni di donne che possano tutelarle.
La legge che tutela la maternità vacilla sempre di più di fronte alla situazione economica non facile: le nuove generazioni, quelle dei trentenni prossimi genitori, sono vessate dalla mancanza di stabilità economica e lavorativa, e il nuovo Collegato sul Lavoro, approvato poco più di un mese fa dal Parlamento, non aiuta. Per non parlare della legge 53/2000 sulla Conciliazione dei tempi del lavoro e della famiglia, inapplicabile per il blocco dei fondi da ben due anni, e poco si sa per il futuro.
"Abbiamo una legge rigorosa, per noi sindacaliste un faro, una legge di tutela che nessuno osa mettere in discussione apertamente. Eppure
sotterraneamente i datori di lavoro hanno dichiarato guerra alle lavoratrici/madri e alla legge sulla maternità". Della serie: per fare figli ci vuole coraggio e un pizzico di follia.