E con ottimismo credo che nonostante tutto, il mondo femminile sia cambiato e stia cambiando: siamo un pò più numerose e un pò più ascoltate in politica, in molti ruoli, anche se ancora lontane dal potere reale. Siamo sempre multitasking e al contrario di quello che si pensa, non confondiamo la bellezza e l'immaginne con il potere. Solo siamo più sicure di noi stesse, ci amiamo di più, ci piace essere fuori quello che siamo dentro.
La strada è ancora lunga e lastricata di difficoltà e anche, non solo, di errori.
Gli errori sono bisex però, anzi, di più: sono umani.
Abbiamo vissuto anni anni di gaffes politiche e imbarazzanti tutte maschili, e anni di figure femminili note al pubblico per le frequentazioni di festini più che del Parlamento.
Adesso ci sono donne che fanno politica e ne parlerebbero SE interrogate con le giuste domande. Forse ne parlano in modo un pò semplificato, usando e mischiando con grossolana allegria ingredienti che arrivano anche da un vecchio modo di pensare, ovvero bellezza incompatibile con talento e intelligenza, retaggio antico e sbagliato, che richiede quindi un radicale cambiamento dei modelli! Dopo la grande e importante lezione della brava Lorella Zanardo sul nostro corpo, stiamo imparando a usarlo questo corpo (anche, ma non solo, in modo mediatico).
Per quanto mi riguarda, dunque, è inutile e dannnoso stigmatizzare errori o debolezze che possono capitare in un percorso di crescita. Personalmente voglio giudicare l'operato di Moretti e di Madia e di Boschi rispetto al loro operato, guardando come, e se, le cose cambieranno realmente.
QUELLO CHE PENSO IN UNA FRASE?
PER NOI DONNE, per vedere cambiamenti concreti, è importante fare quello che non abbiamo mai fatto, ovvero fare rete tra noi, fare in modo che le critiche (che è giusto esistano) siano costruttive, migliorative: noi donne generiamo la vita, sono gli uomini a giocare alla guerra.
NON FACCIAMO DUNQUE VIOLENZA TRA NOI MA, ANZI, COMINCIAMO A CONSIDERATA LA VITTORIA DI UNA DI NOI COME LA VITTORIA DI TUTTE!